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Un torrente sotto terra
Tana della volpe
Un torrente sottoterra
Una valle cieca non è altro che una normale valle scavata su terreni più o meno impermeabili (in questo caso Argille Azzurre plioceniche) il cui corso d’acqua risulta sbarrato da affioramenti di rocce permeabili per carsismo (in questo caso gesso selenitico), che ne impediscono il deflusso in superficie permettendone però la prosecuzione sotterranea. Ecco che davanti a noi si trova la piccola “valle cieca” che raccoglie le acque piovane a ridosso dell’abitato di Brisighella per convogliarle nella grotta Tana della Volpe. Le acque drenate dalla Tana della Volpe, con uno sviluppo complessivo di quasi 1 km per un dislivello di una settantina di metri, attraversano in profondità il colle della Rocca e pervengono in pieno centro storico di Brisighella, a meno di 50 m dalla Residenza Municipale!
Già il geografo Olinto Marinelli, nel suo lavoro “Fenomeni carsici delle regioni gessose d’Italia” (1917), citava le doline-inghiottitoio della “valle cieca della Tana della Volpe”. “Le cavità …vengono dette localmente “trabuchi”. I due più vicini a Brisighella si trovano fra i gessi e le argille e raccolgono le acque di brevi torrentelli su queste scorrenti, in modo che assumono la funzione di inghiottitoi rispetto ai corrispondenti bacini torrentizi”. Oggigiorno, dei vari inghiottitoi che in origine qui si aprivano, risulta praticabile solo quello situato sul fondo dell’unica dolina ancora presente immersa nella boscaglia: quello attivo, situato al margine della stessa, è invece di genesi assai recente essendosi formato attorno alla metà degli anni ’80 del secolo scorso.