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Un ambiente riconquistato
La fauna della zona e, più in generale, dei Gessi brisighellesidella Vena del Gesso non si discosta di molto, con qualche eccezione, da quella presente nell’ medio e basso Appennino Romagnolo.
Fra gli animali di maggiori dimensioni sono presenti sicuramente cinghiale, capriolo, volpe, tasso, faina, lepre ed istrice.
Quest’ultimo, in particolare, è un grosso roditore “mediterraneo” insediatosi stabilmente in Romagna soltanto da circa 30 anni, a seguito di un fenomeno di espansione, da sud verso nord, non ancora ben chiarito che lo ha portato a colonizzare le Prealpi.
Fra i mammiferi di taglia “medio-piccola” ricordiamo, oltre a scoiattolo, ghiro e riccio, diverse specie di Chirotteri (pipistrelli,) che trovano rifugio nelle grotte della dorsale gessosa limitrofa e rappresentano l’elemento distintivo della fauna del Parco.
Fra gli uccelli che testimoniano di un microclima relativamente caldo, di tipo mediterraneo, vanno citati almeno due tipici abitatori dei cespuglieti quali l’occhiocotto e la sterpazzolina, entrati a far parte di recente (anni ’60-‘70) della fauna romagnola.
L’impervia parete gessosa nel settore occidentale dell’ex cava funge da rifugio per numerose specie di uccelli con abitudini rupicole, come codirosso spazzacamino e rondine montana.
Tra i rapaci diurni la specie più interessante è certamente il falco pellegrino, specie protetta dall’Unione Europea ed in espansione nella Vena del Gesso che al Monticino ha qui iniziato a nidificare solo di recente (2014).
Per concludere con i rettili, a parte lucertole, ramarro, natrice dal collare e biacco (tutti innocui). Tra i rettili è accertata la presenza del raro colubro del Riccioli, timido frequentatore di arbusteti di tipo arido, anch’esso assolutamente inoffensivo.