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I cipressi del Monticino
1920
Dopo essere stata esposta alla Biennale d’Arte di Roma, fu acquistata dalla Regina Madre. Francesco Sapori così commenta l’opera: “in questa incisione ogni cosa converge all’alto, quasi portata dal vento: pietre, erbe, alberi, nubi vinte da uno spasimo d’altezza che le trascina”. L’effetto dinamico individuato da Sapori è senza dubbio in quest’opera il tema ispiratore, che determina sia la scelta del punto di vista ribassato, sia l’andamento obliquo dei tratti. Se si confronta tuttavia la versione litografica con la prima riflessione all’acquarello, si scoprirà che dinamismo e tonalità plumbee intervengono successivamente, come se l’ispirazione verso effetti grafici e compositivi più drammatici avesse colto Ugonia in un punto imprecisato del lungo processo che porta alla pietra.