Contenuto principale
Collegiata di San Michele Arcangelo
Nel centro di Brisighella si trova la Collegiata di San Michele Arcangelo, progettata dall'architetto fiorentino Gherardo Silvani, fu ultimata nel 1697. La facciata attuale, ideata dall'architetto Boschi, faentino, è stata interamente ricostruita dopo i gravi danni del terremoto del 1781.
Una grande porta bronzea, opera dello scultore Angelo Biancini, (1911-1988) su progetto dell'arch. Antonio Savioli, immette all'interno.
Qui, si venera la Madonna delle Grazie raffigurata in un quadro del 1410 attribuito al Mingarelli. Sono inoltre custoditi diversi capolavori, oltre alle du eopere di cui in allegato sono presentate due schede specifiche.
Sull’altare maggiore una pala dipinta a olio su tela con S. Michele Arcangelo, copia di un celebre dipinto di Guido Reni, forse della sua scuola (sec. XXVII).
Nell'altare dell’abside di sinistra, la Madonna delle Grazie, una tempera su tavola attribuita a Mengarelli e risalente al 1410. Dalla parte opposta, un Crocifisso ligneo del 1500, proveniente dalla chiesa di S. Croce.
Sono presenti inoltre opere provenienti da una chiesa del forese, S. Maria in Rontana. Tra queste due opere di Bernardino da Tossignano: “L’Annunciazione” e “La Trasfigurazione”.
Infine nella schede allegate informazioni sulla grande pala che rappresenta “L’adorazione dei Magi” (1514), sormontata da una lunetta con “Cristo fra i dottori” di Marco Palmezzano (1459 ca.-1539) e sulla di Giovanni Francesco Barbieri, il Guercino, (1591-1666), con S. Francesco e S. Luigi di Francia in adorazione di un’Immagine Sacra. È datata 1618 e proviene dalla chiesa di S. Francesco. fu commissionata dalla famiglia Naldi.
La Collegiata
Nel centro di Brisighella si trova la Collegiata di San Michele Arcangelo, progettata dall'architetto fiorentino Gherardo Silvani e ultimata nel 1697. Una grande porta bronzea, opera dello scultore Angelo Biancini, immette all'interno. Qui, si venera la Madonna delle Grazie raffigurata in un quadro del 1410 attribuito al Mingarelli. Tra le altre opere di valore spiccano un fonte battesimale con lo stemma dei Malatesta; due tele del bolognese Bertuzzi, raffiguranti San Giorgio e Santa Rosa da Lima e due statue in legno del 1750 opera dei fratelli Nicola e OttavianoToselli.